Il futuro di San Giacomo è un lavoro di squadra #4

Di seguito il report della quarta seduta de Il futuro di San Giacomo è un lavoro di squadra, che si è svolta mercoledì 18 Dicembre alle ore 18.30 nella sede dell’associazione culturale Nihao Panda in Via Frausin 1.

In occasione della quarta seduta, svoltasi il 18 Dicembre, siamo stat* ospitat* dall’Associazione di Promozione Sociale Nihao Panda di San Giacomo. 

In una sala accogliente, accompagnati dal the offertoci da Jili, abbiamo dato il via ad una fase di sintesi dei risultati ottenuti nel corso degli incontri precedenti: ci siamo concentrat* nel definire un ordine di priorità tra gli strumenti da proporre nel rione, ossia tra quelle attività che sono state selezionate dal processo partecipato di dialogo e analisi tra vecchi e nuovi partecipanti, così come dagli incontri con le diverse persone coinvolte nel quartiere.

In una prima fase sono stati ricapitolati brevemente i 20 strumenti per poi passare ad  uno scambio di idee plenario (brainstorming) attraverso il quale si è cercato di arricchire le vedute e far chiarezza su ogni punto, con l’obiettivo di facilitare la loro successiva organizzazione in una classifica.

Da questo confronto sono emersi tre criteri fondamentali per le/i partecipant* in questo processo:

  • Riflettere nuovamente sul ruolo dei possibili attori da coinvolgere per ogni iniziativa: il loro livello di interesse, di disponibilità, di capitale (economico, culturale, logistico), che potrebbero mettere a disposizione nell’avviarle.
  • Individuare se in alcuni casi vi sono già degli immobili, contesti o soggetti che potrebbero facilitarne la messa in pratica. L’idea di fondo è di considerare le potenzialità già esistenti e non sovrapporre azioni a quelle che già si svolgono nel quartiere, ma provare invece a proporre altri contenuti e forme. In particolare, sono state menzionate l’esistenza di un forno in via San Marco, ora chiuso, e la festa di quartiere che si organizza ogni anno nel rione.
  • Si è evidenziato come vi siano degli strumenti che sono propedeutici ad avviarne degli altri e di come i primi siano pertanto prioritari.

Si è quindi passati ad un momento di riflessione individuale, non scontata vista l’eterogeneità degli strumenti, nel quale ognun* ha elaborato la propria classifica. 

Ecco l’ordine delle priorità ottenuto sommando i punteggi espressi da ciascun partecipante:

I seguenti strumenti sono ordinati dal più prioritario al meno prioritario. In arancione gli strumenti costituiti da attività, in azzurro quelli che prevedono l’intervento fisico su spazi, in giallo quelli che interessano la realizzazione/valorizzazione di reti infrastrutturali.
01 E-commerce km0: un brand per San Giacomo
02 Dalle feste di strada all’animazione diffusa
03 Promozione dal basso di usi temporanei per gli spazi sfitti
04 Sagra di quartiere
05 Corridoio verde da Cavana a San Giacomo
06 Ampliamento degli orari di apertura della Biblioteca 

(a pari merito con il punto 5)

07 Strutture e attività per il sostegno allo sport come mezzo di comunicazione, inclusione e commistione
08 Recupero delle stazioni della ciclabile Cottur (via Orlandini)
09 Rafforzamento del trasporto pubblico da/verso la periferia Sud della città e delle linee notturne (a pari merito con il punto 8)
10 Promozione della mobilità pedonale
11 Scuole aperte ad attività di divulgazione e corsi
12 Organizzazione di un evento transfrontaliero di Skateboard
13 Percorsi di conoscenza su scienza e comunità straniere
14 Rilancio e valorizzazione del Bagno Comunale diurno di Via Veronese
15 Pedonalizzazione attrezzate e spazi coperti
16 Forno e altri spazi di produzione e riuso ad uso della comunità
17 Mediazione culturale nei centri civici
18 Insediamento di un Seamen’s Club
19 Rafforzamento dei collegamenti ferroviari
20 Realizzazione di un planetario nel Gasometro

Sulla base di questi dati è possibile trarre alcune considerazioni: le/i partecipanti hanno dato la priorità a quelle azioni che in primo luogo riguardano la sfera delle relazioni all’interno del quartiere, siano queste legate al commercio così come ai momenti di aggregazione e di festa. Segue l’ambito degli spazi fisici e della mobilità, tenendo quindi in conto le questioni legate al traffico, alla qualità delle aree pedonali e ciclabili, degli spazi verdi. Chiudono gli strumenti legati alle relazioni che il quartiere stabilisce con i suoi dintorni e quelli che richiedono un lavoro lungo di attivazione degli attori, specialmente se si riferiscono alle istituzioni.

 

La seconda fase si è centrata nella spazializzazione degli strumenti, nell’individuare la loro collocazione su una mappa di San Giacomo; mentre per alcuni di questi si è rivelato semplice, dato che fanno riferimento a luoghi concreti (Skate park, Casa Museo Brovedani), per altri è stato necessario un breve confronto tra le/i partecipanti. In certi casi ai singoli strumenti sono stati attribuiti più punti fisici, sia perché potrebbero esserci più luoghi potenziali dove avviarli, sia perché effettivamente coprono diverse realtà e nodi del quartiere (è il caso delle feste di strada e della promozione dal basso di usi temporanei per gli spazi sfitti).

Osservando la mappa e facendone una panoramica generale, si può notare come gli strumenti si siano distribuiti in modo abbastanza omogeneo all’interno del rione. Trattandosi del frutto di un lavoro progressivo, svoltosi a partire dalle sedute precedenti, può considerarsi un ottimo risultato che vi sia una distribuzione delle attività così ampia, che include le diverse aree del quartiere, proponendo contenuti diversi per ogni strumento.

Con questa seduta si chiudono gli incontri di progettazione partecipata a San Giacomo, ma il lavoro per migliorare il rione è appena iniziato! 

Il materiale che abbiamo raccolto in questo mese, costruendo insieme e in modo partecipato il percorso, è molto prezioso. Lo sono anche le relazioni che abbiamo cominciato a tessere tra le diverse persone che si sono lasciate coinvolgere e che con il loro contributo hanno arricchito l’esperienza nel suo complesso. 

Da qui in avanti, sulla base dei contenuti elaborati, si darà il via alla restituzione dei risultati al quartiere. Inoltre, in un’altra prospettiva, si procederà ad approfondire le tematiche in gioco e a cercare, per mezzo delle competenze personali di ognun* de* partecipanti, delle conoscenze, reti sociali di appartenenza, passioni e disponibilità, quali possono essere le vie percorribili per la realizzazione delle azioni individuate.

Una risposta a “Il futuro di San Giacomo è un lavoro di squadra #4”

  1. buongiorno, con mio rammarico ho appreso con ritardo (all’assemblea al circolo ACLI del 13.2.2020 per la biblioteca Quarantotti Gambini)) della vostra esistenza e del vostro interessantissimo progetto – e questo, pur “gravitando” spesso intorno al rione di S.Giacomo per le mie attività quotidiane.
    Ho vissuto questa realtà rionale negli anni’70, e ora, rientrando a TS dopo una lunga permanenza all’estero, sono esterrefatta (in bene per certi versi, ma soprattutto in male) dalla configurazione attuale della vita di questa parte della città. Se siete interessati, vi offro la mia partecipazione e collaborazione personali, entro i limiti e con modalità da chiarire insieme. Cordiali saluti,Serena Rosso

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