Di seguito il report della terza seduta de Il futuro di San Giacomo è un lavoro di squadra, che si è svolta mercoledì 11 Dicembre alle ore 18.30 nella sede dello SPI di Via Frausin 17a.
Nel corso della terza seduta de Il futuro di San Giacomo è un lavoro di squadra ci siamo posti l’obiettivo di individuare strumenti e attori necessari per migliorare la vita del rione a partire dalle informazioni raccolte nel primo e nel secondo incontro. Per farlo abbiamo ruotato su tre tavoli, ognuno dei quali era incentrato su uno dei filoni di esplorazione che avevano caratterizzato la seconda seduta (focus group con le comunità straniere, sondaggio con i commercianti, esplorazione urbana).
Relazioni
Il focus group sulle e con le comunità straniere si è focalizzato soprattutto su come creare commistioni culturali tra le diverse comunità presenti a San Giacomo. Sono state prese in considerazione le esigenze delle comunità qui insediate, i possibili desideri e le opportunità. Se San Giacomo facesse emergere con orgoglio la sua caratteristica multi-etnicità potrebbe davvero diventare la Kreuzberg triestina, un melting pot frizzante e fertile che attirerebbe anche un turismo alternativo e nuove forme di relazioni.
Sagra di quartiere
È l’idea che è stata in assoluto più sviluppata dal gruppo di lavoro: un festival che includa cibo, lingua, cinema, danza, teatro, cultura, a cui prendano parte tutte le comunità, straniere e non. Non deve essere un evento puntuale ma un percorso di riattivazione culturale di quartiere. Viene portato ad esempio le sagre di quartiere di Berlino.
Attori da attivare:
Campo Libero (interesse >>, rilevanza >>)
cooperative sociali (Interesse >, rilevanza <);
Reti informali, es bar che siano ritrovi di comunità (interesse >, rilevanza <)Osterie tipiche triestine, perché non diventino attività delle sole comunità straniere (Interesse <, rilevanza <);Nuova edicola di fronte alla caserma dei carabinieri e/o altri negozi multietnici e più accessibili anche a ceti medio-bassi, es Orti di Massimiliano, Pour Pourry [forse chiuso al momento] (interesse >, rilevanza <);
Biblioteca Quarantotti Gambini (Interesse >, rilevanza >>);
Volontari [*viene segnalato che i volontari per i corsi di italiano in biblioteca sono per lo più persone di fuori San Giacomo e anche di fuori TS] (Interesse <<, rilevanza >)
Scout – potrebbero aiutare, anche per i corsi di italiano [*connessione con Ex Lavatoio] (interesse >, rilevanza >)CACIT – Consulta Immigrati Residenti (interesse >>, rilevanza >>)
Strutture e attività per il sostegno allo sport come mezzo di comunicazione, inclusione e commistione
Lo sport può diventare un grosso veicolo di commistione. Si può pensare a iniziative di avvicinamento alla bicicletta: corsi, riparazione, compravendita usato, noleggio. Questo anche considerando la vicinanza con la pista ciclabile e il fatto che invece san Giacomo è stata tagliata fuori dal bike sharing cittadino. Queste pratiche, oltre ad avvicinare comunità, potrebbero migliorare la situazione di mobilità e traffico, così come fornire nuovi e più sani modi per passare il tempo libero. Per di più, sarebbe una vera e propria opportunità di business.
Si potrebbe anche pensare di lanciare dei gruppi sportivi spontanei gratuiti e inclusivi (es. Run4Fià, Urban Training), che sfruttino la ciclabile e i numerosi parchi come palestra all’aperto.
Infine, viene sottolineata la necessità di restaurare e riprendere l’utilizzo di alcune infrastrutture sportive già presenti sul territorio, come la Piscina. Questa potrebbe essere usata anche per dei corsi di nuoto per gli stranieri, che spesso non sanno nuotare.
Attori da attivare:
FIAB per l’avvicinamento alla bici (interesse >>, rilevanza >>)
Biblioteca come possibile luogo dove tenere i corsi (interesse >>, rilevanza >>)
Comune per restauro piscina Da Vinci (interesse <<, rilevanza >>)
Run4Fià per corsa in ciclabile (interesse >>, rilevanza >)
Forno e altri spazi di produzione e riuso ad uso della comunità
Viene riportato l’esempio di un progetto di integrazione sociale in un quartiere problematico di Trento che prevedeva la creazione di un forno ad uso pubblico – o altri spazi pubblici a uso comune, di ritrovo e attività.
Alcuni di questi spazi potrebbero essere usati full-time per il recupero e riutilizzo di beni (pratica già diffusa all’interno di san Giacomo attraverso l’abbandono fuori dai cassonetti, che è però illegale).
Attori da attivare:
Comune
Leader religiosi di comunità [attenzione ai possibili conflitti!]
Percorsi di conoscenza su scienza e comunità straniere
Percorsi turistici tematici sulla scienza e le comunità straniere, e le innovazioni e i benefici che gli scienziati stranieri (e non) hanno portato a Trieste.
Attori da attivare:
Rappresentanti di ricerca (Interesse >, rilevanza >)
Promozione della mobilità pedonale
Il problema del traffico e del conseguente inquinamento dell’area, marginalmente affrontato nel focus group sulle relazioni, risulta maggiormente percepito dalle comunità straniere rispetto ai triestini. Per migliorare il problema è stato proposto, oltre all’avvicinamento alla bici di cui sopra, anche la possibilità di creare reti per la sicurezza delle numerose scuole presenti, sul modello del PediBus o del Massa Marmocchi.
Attori da attivare:
Ricreatorio (interesse >, rilevanza >)
Pensionati – tipo nonni paletta volontari (interesse <<, rilevanza <)
Scuole (interesse <, rilevanza >>)
Sindacato soprattutto per i rapporti con i pensionati (interesse >, rilevanza >)
Rafforzamento dei collegamenti ferroviari
I collegamenti esterni alla città sono stati considerati in termini di facilità di ricongiungimento delle comunità straniere con le loro famiglie di origine. Si è discusso del Car sharing informale praticato dalle comunità Serbe e Bosniache. Soprattutto, sono state prese in considerazione le numerose linee ferroviarie presenti, verso nord e verso est, le quali passano anche per San Giacomo, e che sono ampiamente sottoutilizzate se non del tutto inutilizzate per il trasporto passeggeri (alcune sono solo trasporto merci). San Giacomo potrebbe divenire una nuova stazione per queste tratte. In questa ottica bisogna approfondire meglio quanto sta avvenendo con la ristrutturazione della stazione di Campo Marzio.
Attori da attivare:
Cittadini – appello (interesse >, rilevanza >)
Ministero trasporti (interesse <<, rilevanza >>)
Trieste Trasporti (interesse <, rilevanza >>)
Porto (interesse <, rilevanza >>)
Mediazione culturale nei centri civici
Viene proposta l’introduzione di un servizio di mediazione culturale per il centro civico di San Giacomo per aiutare le comunità di stranieri ad avere informazioni e maggiore accesso a tutti i servizi burocratici [da verificare se non esista già]
Attori da attivare:
centri civici (interesse<, rilevanza >>)
Biblioteca (interesse >>, rilevanza >)
Economie
Gli strumenti sviluppati nella discussione del tavolo che ha tratto spunto dalla piccola indagine promossa tra i commercianti del rione hanno l’obiettivo di rivitalizzare il commercio locale a partire dalle aree del rione che più ne hanno bisogno e puntando sulla marcata identità di San Giacomo. Le azioni proposte mirano ad avere un impatto non semplicemente economico ma anche sociale e culturale su tutta la popolazione del rione e non solo.
Scuole aperte ad attività di divulgazione e corsi
Sfruttare la disponibilità degli spazi scolastici nelle ore pomeridiane per realizzare attività di divulgazione e corsi pratici sulle attività artigianali presenti in rione, così come sulla storia e sulle tradizioni dei negozi storici. Allo stesso modo, potrebbero essere organizzati eventi di promozione della salute e di un’alimentazione (e un consumo) sani
Attori da attivare:
Istituti scolastici (di ogni ordine e grado)
Artigiani e commercianti
Medici (considerata la presenza del Burlo nei pressi del rione)
E-commerce km0: un brand per San Giacomo
Per permettere anche al commercio di prossimità di sfruttare le potenzialità della rete, risolvendo così almeno in parte il problema dell’accessibilità, viene realizzato un portale online del commercio rionale, una sorta di vetrina virtuale di San Giacomo. Il sito contiene l’elenco dei negozi, le segnalazioni di eventi, annunci, informazioni utili, le storie dei commercianti etc. Il portale funge così da pretesto per sviluppare una rete informale e leggera, che potrebbe portare ad altri follow-up, ad esempio uno spazio fisico per organizzare una banca degli oggetti/dei servizi, o ancora l’ideazione di un “brand” di San Giacomo. L’ottica sarebbe quella di lavorare sul concetto di “autenticità” a partire dalla storia e dalle peculiarità del rione.
Attori da attivare:
Artigiani e commercianti
Residenti
Associazioni storiche dei commercianti (San Giacomo il mio rione il tuo rione)
Campo Libero e associazionismo del rione
Dalle feste di strada all’animazione diffusa
Garantire la presenza di spazi attrezzati per la realizzazione di feste autorganizzate (ad esempio nei cortili) potrebbe essere un primo passo per sviluppare un’animazione di quartiere più strutturata. A partire da alcune “feste di strada” si potrebbe così dare visibilità ad aree del rione oggi periferiche (ad esempio via San Marco o Piazza Puecher). Inoltre, il dislocamento di eventi altrimenti organizzati in centro, dove creano conflitti con la densità commerciale lì esistente (es. Piazza Europa) potrebbero viceversa rendere quelle zone del rione beneficiarie di un maggiore afflusso di persone e affari. La realizzazione di queste feste porterebbe quasi naturalmente allo sviluppo di nuovi itinerari nel rione garantendo dunque una maggiore accessibilità alle zone oggi depresse.
Attori da attivare:
Artigiani e commercianti
Residenti
Associazioni storiche dei commercianti (San Giacomo il mio rione il tuo rione)
Campo Libero e associazionismo del rione
Comune
Circoscrizione
Pedonalizzazioni attrezzate e spazi riparati
Le feste organizzate nel rione possono essere considerate anche come pedonalizzazioni sperimentali temporanee. Le aree che invece vogliono essere pedonalizzate permanentemente devono essere dotate di elementi attrattori (attività, arredo urbano) che le rendano appetibili per il passaggio. Via delle Lodole, a eccezione della Biblioteca, è un esempio negativo in tal senso. È necessario dunque prevedere un adeguato arredo urbano, e in particolare spazi coperti per i mesi invernali.
Attori da attivare:
Comune
Residenti
Promozione dal basso di usi temporanei per gli spazi sfitti
La creazione di gruppi di interesse potrebbe portare, attraverso meccanismi di crowdfunding, all’acquisizione di spazi commerciali sfitti per insediare usi temporanei (produttivi, artistici etc.) e dimostrare così il beneficio che si genera per il pubblico e per il privato grazie a esperienze del genere. Questo potrebbe portare a una maggiore pressione per chiedere che le istituzioni locali prevedano incentivi e calmieramenti per gli affitti.
Attori da attivare:
Residenti
Proprietari immobiliari
Comune
Spazi
Le azioni individuate dal tavolo che ha analizzato i risultati dell’esplorazione urbana mirano a rilanciare alcune aree del quartiere di San Giacomo. Dalla semplice affissione di indicazioni/segnaletica per i luoghi di maggiore interesse (biblioteca, pista ciclabile “Cottur”, Musei) alla realizzazione di piccoli interventi volti al recupero degli spazi pubblici (al momento) sotto-utilizzati si delinea una strategia il cui obiettivo è da una parte il miglioramento della qualità della vita nel rione e dall’altra la valorizzazione delle sue specificità e risorse, anche al fine di intercettare i flussi turistici presenti nel centro città.
Recupero delle stazioni della ciclabile Cottur in via Orlandini
In considerazione della recente approvazione della legge regionale 8/2018 (“Interventi per la promozione della nuova mobilità ciclistica sicura e diffusa”) e del crescente flusso di cicloturisti in città, l’intervento mira al recupero delle stazioni/cabine poste alla partenza della ciclabile Cottur per offrire un punto di riparazione self service con la messa a disposizione di tutti gli attrezzi necessari a rimettere in sesto la propria bicicletta in caso di imprevisti.
Attori da attivare:
FIAB
Comune di Trieste
Associazionismo
Organizzazione di un evento transfrontaliero di skateboard
Organizzare presso lo Skate Park “San Giacomo”, con la collaborazione delle comunità straniere del rione, un evento transfrontaliero con la partecipazione degli sportivi su tavola provenienti dai paesi/città confinanti. L’obiettivo, oltre a promuovere l’attività sportiva praticata da molti giovani, è quello di rinsaldare i rapporti tra le comunità e promuovere la convivenza e multiculturale del rione.
Attori da attivare:
Associazione Wheel be fun
Comunità serba, albanese e slovena di San Giacomo
Campo libero
Rilancio e valorizzazione del Bagno comunale diurno in via Veronese
Rilancio e valorizzazione dell’edificio dei primi del ‘900 in via Paolo Veronese. L’edificio oltre a svolgere la funzione di bagno pubblico ospita un bagno turco e una sauna. L’intervento intende arricchire l’offerta turistica della città sviluppando e valorizzando le specificità triestine al pari del intervento di riqualificazione e di gestione “pubblico-privato” del bagno “Pedocin”.
Attori da attivare:
Comune di Trieste
Corridoio verde da Cavana a San Giacomo
Allestire e tracciare un corridoio verde che dal centro storico (Cavana) passi attraverso il Parco di San Michele per poi risalire verso l’Osservatorio Astronomico/Parco Basevi e giungere a San Giacomo. Il corridoio verde risponde all’esigenza di collegare il rione di San Giacomo con il centro cittadino e di offrire alla popolazione un percorso pedonale alternativo all’utilizzo dell’auto.
Attori da attivare:
Associazione Andandes
Comune di Trieste